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Notizia 22/9/2022

Caro energia, De Sena: “Trasporti e posti di lavoro a rischio”


Il segretario nazionale della Confail-Faisa Domenico De Sena , in un’intervista esclusiva a Per Sempre News dichiara:
La Confail-Faisa è molto presente sul territorio campano e sensibile alle problematiche che stanno affliggendo il nostro paese, De Sena raccoglie quotidianamente richieste di aiuto e di soluzioni per ovviare all’impennata dei costi. E in particolare delle bollette che potrebbero comportare il reale rischio chiusura per numerose attività. “Ho dedicato la mia vita alla politica e al sindacato. Motivo per il quale mi sento molto vicino alla gente soprattutto in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo. Numerosi sono i piccoli imprenditori che chiedono conforto o soluzioni. Al momento non mi sento di poter dire che esiste una soluzione nell’immediato. L’aumento del costo energetico era previsto ancor prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, era già annunciato. Una cosa è certa, la politica non può e non deve essere indifferente a queste problematiche. Ha il dovere di analizzare tutte le possibili alternative per non gettare nel baratro l’economia nel nostro paese”
Nonostante la crisi però gli italiani non si mobilitano. Non utilizzano misure drastiche come accade in altri paesi d’Europa, pensa che prima o poi succederà?
“Non è ancora successo perché un buon 60% della popolazione resiste ancora ma ben presto, presumibilmente entro gennaio, si toccherà il fondo e non escludo che possano verificarsi ribellioni estreme”.
La crisi non esclude il settore dei servizi pubblici tra cui la sanità e in particolare i trasporti, quali ripercussioni possono verificarsi a scapito dei cittadini?
“Parliamo in questo caso di cifre ancora più astronomiche. Solo nel trasporto ferroviario locale da costi di un milione e trecentomila euro si è passati oggi a costi che arrivano a tre milioni e settecento euro ma senza alternative come potremo garantire i servizi ai cittadini e non solo, i primi tagli coinvolgeranno i posti di lavoro… Ben memori di un trascorso in tempi di pandemia”.
Intanto per sopravvivere i produttori e commercianti sono costretti ad aumentare i prezzi dei beni di prima necessità?
“Inevitabilmente è quello che sta accadendo, è un serpente che si mangia la coda. Il problema che non si sono verificati aumenti di stipendio significativi per impattare il caro-prezzi. Pochi euro annui percepiti in busta paga e nulla per chi prende già una pensione minima. Una vergogna, per non parlare di tutti i bonus che il governo garantisce di elargire. C’è chi è ancora in attesa di percepire il bonus Covid e chissà se lo vedrà”.
Una situazione critica alla vigilia delle prossime elezioni, qual è secondo lei lo stato d’animo?
“Un sentimento di sfiducia. I politici pensano a fare propaganda e a coalizzarsi, se la cantano e se la suonano a cospetto di un popolo che in questo momento è affossato da problematiche gravi. Mi auguro che il popolo vada ugualmente a votare non per dovere ma perché è fondamentale la partecipazione e il coinvolgimento di tutti in una democrazia che si rispetti. I rappresentanti eletti devono essere lo specchio dei cittadini, calarsi nella loro quotidianità con presenza e vicinanza. Me lo auguro ma la preoccupazione è tanta”.




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