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CONF.A.I.L.
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Italiana del Lavoro

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Notizia 2/2/2023

Nota della Federazione Autonoma Italiana Sindacato Autoferrotranvieri CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A.


Alla Presidente del Consiglio

Giorgia Meloni

Al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

Matteo Salvini

Al Ministro del Lavoro

Marina Elvira Calderone

e.p.c.

A.S.S.T.R.A

A.N.A.V.

A.G.E.N.S.

Oggetto: difficoltà nel reperire personale operatore d'esercizio nelle aziende del TPL

Pregiatissima Presidente del Consiglio, Egregi Ministri,oramai il lavoro dell’Operatore d’Esercizio è diventata una mansione da cui scappare.

Se anni prima Vi era una corsa da parte dei giovani per accaparrarsi un posto in una azienda del TPL che dava serenità e stabilità economica oggi invece si sta riscontrando una controtendenza, una vera e propria fuga da quel lavoro che economicamente è diventato poco appetibile a causa principalmente di bassi stipendi di ingresso, di responsabilità elevate, turni massacranti, stress, pericolo, e non ultimo, “passaggi di cantiere” che non garantiscono le clausole sociali.

Per CCNL autoferrotranvieri il parametro di ingresso è il 140 per uno stipendio totale di 1.461,12 euro LORDI, di cui 886,22 euro come paga base (minimo tabellare o di stipendio), 533,58 euro come indennità di contingenza e 41,32 euro come altri elementi (T.D.R. trattamento distinto della retribuzione) che al netto in busta paga è poco più di mille euro.

I Nastri lavorativi, (fino a 12 ore giornaliere) e i tempi di trasferimento vengono demandati ad accordi da sottoscrivere nell’area aziendale. Ma c’è da dirsi tutta la verità, in quanto, essendoci un vuoto normativo in tal senso pensiamo si sta generando incertezza sulla tutela dei propri diritti ed il lavoro che sta diventando sempre più massacrante si riversa sulla sicurezza in quanto aumentare i carichi di lavoro ad un lavoro già di per sé descritto come USURANTE non può altro che innescare eccessiva stanchezza e perdita di lucidità!

Se prima fare l’autista era un’ambizione, con la consapevolezza di potersi creare un nucleo familiare, oggi invece è solo un lavoro temporaneo in attesa di trovare un’occupazione migliore; questo è davvero triste.

Se però questa è la fotografia del neoassunto nel TPL una fotografia ancora più triste è quella delle aziende del Trasporto Pubblico che si vedono riempite le scrivanie di dimissioni volontarie e di quiescenze e da qui a medio termine immaginiamo che le aziende avranno un notevole danno dovuto ad una rilevante mancanza di Personale conducente di linea.

Prendendo atto dello scenario appena descritto, e con la consapevolezza che solo attraverso una riforma strutturale del TPL si potrebbe arginare un fenomeno di tale portata, siamo qui a chiedervi, al di là delle bandiere, di aprire un sereno, serio e urgente confronto coinvolgendo tutti gli attori per ricercare soluzioni strutturali per il rilancio del settore e per fare in modo che non ci sia più una fuga dalla mansione di autista del TPL ma un desiderio di volerci lavorare.

Sta a Noi tutti dare a questi lavoratori maggiori garanzie e tutele sia economiche che prospettate alle pari opportunità e alla conciliazione vita/lavoro/famiglia.

Pertanto, si chiede di indire tavoli di confronto improntati in primis sulla gestione economica e organizzativa del Personale neoassunto per poi stabilire un confronto sereno e costruttivo per il rilancio del TPL.

In attesa di riscontro l’occasione è gradita per porgere


Cordiali saluti.

                                                                                               Il Segretario Nazionale

                                                                                                Dott. Domenico De Sena






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